Ho pensato di provare a fare un po’ di scatti in cui il Duomo ci fosse, ma come elemento di sfondo e di contorno, e non come motivo principale dello scatto.
Come spesso mi accade, le foto sono rimaste per un po’ sulla Compact Flash, e le ho scaricate or ora. Mi rendo conto che è poco più di un esercizio fotografico, ma me piasi.
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
# 1
Bello questo tuo omaggio obliquo al Duomo e a Milano, che non è la mia città natale ma lo è, senz’altro, di elezione. Gran parte della gente mi prende per matta, ma io per questa città ho un grande affetto, e ai suoi difetti e alle sue tante mancanze (di cui pure sono consapevole) guardo sempre con gli occhi inteneriti di un amante che rimira le piccole imperfezioni che rendono unico e irripetibile il corpo dell’amato. Dico sempre, mezzo ridacchiando e mezzo no, che sulla mia urna farò scrivere ciò che Stendhal fece scrivere sulla sua lapide: “milanese”.
Di Duck (inviato il 24/08/2009 @ 17:39:02)