La recensione del film Mission Impossible Rogue Nation diretto da Christopher McQuarrie.

la locandina italiana di Mission Impossible Rogue Nation
Ethan Hunt è tornato. Ethan Hunt è finito al centro di un altro intrigo internazionale. Ma Ethan Hunt ha amici fedelissimi che per lui sono disposti a giocarsi la libertà e saranno proprio loro a fare la differenza e regalarci un grande spettacolo.
I problemi per l’inossidabile agente segreto iniziano a Londra, in un meraviglioso negozio di musica e lo porteranno a fare il giro del mondo: Cuba (forse), Francia (sicuramente) e poi Marocco, Regno Unito e così via, senza mai fermarsi perché, ancora una volta, è rimasto bruciato e, ancora una volta, deve agire ai limiti della legalità per riscattare sé stesso, la sua squadra e la sua nazione. Nel mentre, salverà un numero sconsiderato di persone con metodi poco ortodossi e molto spettacolari. E, alla fine, avrà reso il mondo un luogo più sicuro.

Tom Cruise in una scena di Mission Impossible Rogue Nation – Photo credit: Christian Black © 2015 PARAMOUNT PICTURES. ALL RIGHTS RESERVED
Il nuovo capitolo della saga di MISSION IMPOSSIBLE, per l’esattezza il quinto, dal titolo Rogue Nation, vede la squadra a cui ci siamo affezionati arricchirsi di un nuovo elemento. Chi sia lo dovrete scoprire voi, sappiate solo che invaderanno la scena un’abilissima e sexy macchina da guerra (Rebecca Ferguson) e un fastidioso e ottuso agente CIA (Alec Baldwin).
MISSION IMPOSSIBLE 5 è scritto e diretto da Christopher McQuarrie, il regista di Jack Reacher nonché co-sceneggiatore del meraviglioso I soliti Sospetti. Qui McQuarrie si dimostra determinato e abile. Anche un profano avverte da subito la presenza dietro la macchina da presa di una persona con le idee chiare: direzione e montaggio sono senza sbavature. Il film, infatti, è un equilibrato mix di divertimento, azione e suspense, e il ritmo è così sostenuto da non permettere in alcun momento alla noia di prendere il sopravvento. Uno scoppiettante script e un cast oramai rodato, capeggiato da Tom Cruise, sono riusciti a creare un sequel che riesce a superare i precedenti episodi. Chapeau.

Tom Cruise in una scena di Mission Impossible Rogue Nation – Photo credit: Bo Bridges © 2015 PARAMOUNT PICTURES. ALL RIGHTS RESERVED.
A onor del vero, nella seconda parte, si avverte una quindicina di minuti di troppo, ma le battute finali giustificano tanta attesa e ci fanno dimenticare subito la cosa. Come vuole il format, infatti, il nostro Ethan sfida le leggi della fisica, della chimica e l’umana resistenza. Ha un quoziente intellettivo che si avvicina a quello di Einstein e il suo fiuto è paragonabile a quello di un segugio. Le sue (dis)avventure sono tanto improbabili quanto in grado di provocarci affanno, risate e tensione nell’attesa di scoprire come tutti si caveranno dall’impiccio in cui si sono cacciati. Hunt/Cruise è la nostra evasione: riesce a farci sognare e il fatto che spesso e volentieri abbia rifiutato le controfigure ci rende ancora più piacevole la visione.
MISSION IMPOSSIBLE Rogue Nation è adrenalinica evasione, è un giocattolone che non si rompe, è un action intrigante sia agli occhi degli uomini sia a quelli delle donne. È ben più di quanto ci si aspettasse: è un film da non perdere.
Vissia Menza

Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”