Un commento alla mostra BOOM 60! Era arte moderna, al Museo del Novecento di Milano fino al 12 marzo 2017.

 

Boom 60 la copertina de L'illustrazione Italiana del 7 luglio 1958 - Foto Ugo Mulas

La mostra Boom 60!  – Photo: la copertina di “L’Illustrazione Italiana” anno 85, n. 7, luglio 1958. Foto di Ugo Mulas

Buon anno. È stato sufficiente un battito di ciglia e ci siamo lasciati alle spalle il 2016 coi suoi eventi nefasti che non hanno risparmiato neppure le varie arti. Come iniziare col piede giusto questo 2017? Visitando un’esposizione che emani energia, in cui siano ben dosate scoperta, divertimento e sorpresa. Secondo noi è giunto il momento di parlare di Boom 60! la mostra in corso al Museo del Novecento, che avevamo citato qualche giorno fa nello Speciale Cose da Fare a Milano tra Santo Stefano e l’Epifania.

In un Palazzo che si affaccia su uno dei luoghi-simbolo del capoluogo lombardo, piazza Duomo, salendo e scendendo le scale, entrando e uscendo da un’ala all’altra, è possibile esplorare qualcosa di unico nel suo genere che riesce a istruire, a regalare sorrisi e intrattenere dal primo all’ultimo istante. Perché è la storia dell’incontro tra arte moderna e carta stampata. È una storia tutta italiana, di un Paese che cambia, fatta d’importanti artisti e della risposta non dei critici in voga bensì delle grandi penne dei rotocalchi come Epoca e Le Ore. Ed è la storia di un pubblico curioso che nel tentativo di comprendere apre la porta alla novità.

E allora ecco che oggi alle pareti troviamo le prime pagine che hanno fatto scalpore in quel periodo, coi loro titoli sensazionalistici e/o provocatori. Ecco che possiamo confrontarci con la fotografia, la scultura e la pittura – quella di Picasso, Vedova, Matisse, Casorati, per citarne alcuni. In un percorso che annovera circa centoquaranta opere, vediamo l’evoluzione dell’arte e del costume nel Bel Paese e per qualche ora ci dimentichiamo del mondo esterno. Siamo assorbiti dalle teche, dalle istallazioni, dai quadri, gli abiti e i gioielli.

Boom 60 Matisse

Henri Matisse a Boom 60! – (a sinistra) il dipinto L’Odalisca, 1925; (a destra) un articolo de “L’Europeo”, 1955 – Photo: courtesy of Electa Editore

Quattro sono le sezioni che ci riportano agli anni ’50 e ’60 (e ci conducono anche nella nuova ala del Museo): “Grandi mostre e polemiche”, “Artisti in rotocalco”, “Artisti e divi” e “Mercato e collezionismo”. Lo scopo è di definire un’epoca, col suo pensiero, i suoi linguaggi, e quel nuovo modo di collezionare, più che spiegare i singoli pezzi esposti – alcuni ancora oggi di una bellezza e modernità abbagliante. Non può quindi sorprendere che tanti volti famosi e tele note siano affiancati e ci ricordino come grandi attori (e non solo) avessero supportato un movimento che inizialmente era percepito con perplessità e talvolta timore.

Potremmo definire Boom 60! una mostra colorata, ricca e disinvolta. Che coinvolge ma non strema, che insegna ma non sale in cattedra, che sa essere particolare senza raggiungere livelli di stravaganza incomprensibili. È un buon modo per unire la voglia di cultura (senza prendersi troppo sul serio) alla voglia di leggerezza (siamo ancora per qualche giorno in vacanza) e rimanere stupiti ma non abbagliati.

Inaugurata lo scorso ottobre, Boom 60! sarà visitabile sino al 12 marzo 2017. Pure oggi primo gennaio sarà possibile farvi un salto, anche se con orari differenti rispetto al solito. Il consiglio, come sempre, è di controllare il sito ufficiale www.museodelnovecento.org dove potete trovare gli ultimi aggiornamenti, le mappe, i prezzi dei biglietti, info e contatti utili.

Vissia Menza

Boom 60 Gina Lollobrigida

Gina Lollobrigida a Boom 60! – (a sinistra e in mezzo) un articolo del “Tempo”,1955; (a destra) il ritratto della diva di Bettina (Elisabetta Bubola), 1955 – Photo: courtesy of Electa Editore