
la locandina del film Manchester by the sea
il caldo è insopportabile eppure ci affrettiamo al cinema con il solito entusiasmo, siamo tanti anche questa sera, ventagli in mano, abiti freschi, l’aspettativa è alta, la regia promettente, il titolo ci incuriosisce, Manchester by the Sea, siamo tutti ai nostri posti, le luci si spengono e ci ritroviamo faccia a faccia con Lee Chandler un cupo e silenzioso tuttofare trasferitosi a Boston per ricostruirsi la vita dopo tragiche vicissitudini, così almeno ci pare di intuire
suo fratello Joe viene improvvisamente a mancare e Lee si vede costretto a tornare nella sua cittadina d’origine, Manchester, sulle coste del Massachusetts, le bellezze della natura attutiscono la drammaticità degli eventi che ci sovrastano, a catena, uno dietro l’altro, uno più doloroso dell’altro
ahimè, il ritmo delle sequenze è così lento che viviamo ogni tragedia con distacco, il respiro misurato, i visi rilassati, le orecchie infastidite da musiche eccessive, nonostante le sublimi interpretazioni, Casey Affleck è insuperabile nelle vesti di Lee, la fotografia e il montaggio eccellenti, ci ritroviamo spesso annoiati
che dispiacere

Casey Affleck e Lucas Hedges nel film Manchester by the Sea – Photo by Claire Folger © 2016 Amazon Studios
mentalmente chiediamo tutti in coro al regista newyorkese Kenneth Lonergan di trascinarci con veemenza nella trama, vorremmo essere invischiati fino al collo, sentire i brividi sulla pelle, le lacrime sgorgare copiose dai nostri occhi, gridare lo strazio della disperazione, entrare nella mente turbata di Lee e condividere l’angoscia di suo nipote minorenne Patrick, invece ci sentiamo anestetizzati, oddio stiamo tutti diventando come lui, ingabbiati in noi stessi non proviamo più nulla, né dolori né gioie e teniamo a distanza le emozioni aspettando che il tempo passi, quando è troppo è troppo
la mia mente annoiata si intrufola su una nave del porto e parte verso l’orizzonte, respira l’aria fresca dell’oceano, piroetta con i gabbiani e ritorna speranzosa davanti allo schermo, ma per poco, si sta nuovamente innervosendo, si perde tra scene del passato e del presente, vorrebbe un ritmo che questo film non dà, vorrebbe ciò che non c’è
mi acquieto e attendo che la luce ci riporti alla realtà
Elisa Bollazzi
n.d.r. il film Manchester by the Sea sarà disponibile da domani in home video e si può già prenotare su Amazon
Artista e scrittrice si diletta a trasformare in un flusso di parole la sua vita itinerante da una galleria a un museo da una sala cinematografica a un teatro da un incontro con l’autore a una biennale.
Inizia a scrivere a sei anni sotto l’amorevole guida dell’adorata maestra Luigia. Dapprima le vocali: 40 a 40 e 40 i 40 o 40 u in seguito le consonanti, 40 per ognuna e quindi tutte in fila. Di lì a poco vocali e consonanti abbracciate in mille modi all’apparenza indecifrabili: ab ac al am an ao ar as at au av az Ba bo bu Ca cc ci cr cu Da du Aa dd nn pp ss vv zz, inspiegabili suoni che d’un tratto trovano un senso e come d’incanto si trasformano in parole e pensieri. Elisa sa guardare, ascoltare, pensare e ora anche scrivere: il gioco é fatto!
Dal 1990 si dedica con devozione al suo Museo Microcollection