Un commento al film Un Amore sopra le Righe, di e con Nicolas Bedos e Doria Tillier.

la locandina italiana del film Un Amore sopra le Righe
Seduti in trepidante attesa di Un amore sopra le righe, opera prima del regista e attore francese Nicolas Bedos, curiosi come sempre ci scambiamo qualche informazione sul film, i due protagonisti, la coppia Sarah e Victor, interpretati dalla bellissima Doria Tillier e dal regista stesso, sono marito e moglie anche nella vita. Ci chiediamo tutti se sia una storia autobiografica o di pura invenzione, nessuno di noi per ora lo sa.
Le luci si spengono e il buio cala sul pubblico attento e subito ha inizio la storia di un amore appassionato tra Victor, scrittore affermato e Sarah, sua moglie, 45 anni trascorsi tra alti e bassi, gioie e dolori, si parte dal fondo, dal funerale di Victor e dal rinfresco tra parenti addolorati, Sarah si isola pensierosa nello studio del marito dove la raggiunge un giornalista che sta scrivendo la biografia del grande scrittore, vuole saperne di più e lei esordisce seria
io e Victor, ecco tutta la storia
una voce fuori campo riavvolge le loro vite fino agli esordi, era il 1971, erano giovani, lei una colta studentessa di lettere classiche proveniente da una modesta famiglia ebrea, entusiasta della vita, lui uno scrittore insicuro alla ricerca del successo, cattolico, tutti i suoi familiari contro di lui, lei si invaghisce di Victor, ma Victor no, dapprincipio.

Una scena del film Amore sopra le righe – Photo: Christophe Brachet
Sarah ci accompagna con dovizia di particolari suddividendo per capitoli la loro storia d’amore quasi fosse un romanzo, un incipit accattivante, capitoli corposi e un indice da consultare, i personaggi e le postille sono tanti, il tono è ironico, allegro, a volte drammatico, ridiamo di gusto e ci meravigliamo di gag e sottili provocazioni, l’attenzione è massima, apprezziamo le numerose trovate e non stacchiamo mai gli occhi dallo schermo, le orecchie gioiose e gli occhi rapiti da emozioni contrastanti.
Siamo felici di guardare un film che spesso sembra un’opera teatrale, così con la mente ci sediamo a tavola insieme alla famiglia di lui allibita e borghese o alla famiglia di lei generosa e accogliente.
Ah, quante risate!
Ammiriamo il costruirsi e rovinarsi di una storia d’amore appassionata, a tratti dolorosa, lei musa e amante impegnata a correggere le bozze dei romanzi del suo amato elargendo consigli spesso non richiesti, lui dal basso decolla veloce al successo fino a diventare uno dei più importanti scrittori francesi di quegli anni, lei sempre accanto, amorevole e comprensiva, ma a volte disperata e sola, lui trascinato chissà dove dagli applausi, un figlio problematico e una figlia adorata.
È tutto, è tanto, successo e fallimento, amore e disaccordo, passione e tradimenti, miscele potenti e colpi di scena che colorano la trama, il ritmo è serrato e gli eventi si susseguono e si inglobano nelle menti degli spettatori in abbondanza, i minuti sembrano non bastare e noi galoppiamo euforici con il fiato sospeso fino alla fine che vorremmo non giungesse mai.
Elisa Bollazzi
n.d.r. il film Un Amore sopra le Righe è in home video dal 30 agosto 2018 anche su Amazon.it
Artista e scrittrice si diletta a trasformare in un flusso di parole la sua vita itinerante da una galleria a un museo da una sala cinematografica a un teatro da un incontro con l’autore a una biennale.
Inizia a scrivere a sei anni sotto l’amorevole guida dell’adorata maestra Luigia. Dapprima le vocali: 40 a 40 e 40 i 40 o 40 u in seguito le consonanti, 40 per ognuna e quindi tutte in fila. Di lì a poco vocali e consonanti abbracciate in mille modi all’apparenza indecifrabili: ab ac al am an ao ar as at au av az Ba bo bu Ca cc ci cr cu Da du Aa dd nn pp ss vv zz, inspiegabili suoni che d’un tratto trovano un senso e come d’incanto si trasformano in parole e pensieri. Elisa sa guardare, ascoltare, pensare e ora anche scrivere: il gioco é fatto!
Dal 1990 si dedica con devozione al suo Museo Microcollection